Insegnante e Studenti

Trattare gli studenti come “clienti” di un istituto educativo aumenterebbe il loro rendimento: ecco perché

Vedere gli studenti come consumatori – come consumatori con le idee molto chiare su come i loro educatori debbano comportarsi nei loro confronti, come studenti e come individui. Questo, secondo Kelly E. Middleton ed Elizabeth Petitt, autrici di  Simply the Best: 29 Things Students Say the Best Teachers Do, è il segreto di un grande insegnante.

Sapere cosa vogliono gli studenti ed adeguarsi

In soldoni, un buon insegnante dovrebbe essere in grado di ascoltare le richieste e soddisfare le aspettative dei propri studenti, almeno dal punto di vista relazionale. Questa sarebbe la premessa fondamentale per costruire una buona relazione studente-insegnante.

Un buon rapporto tra studente e insegnante migliora il rendimento

Vediamo cosa è emerso da questa specie di “ricerca di mercato”. Innanzitutto, proprio una forte correlazione tra una relazione positiva tra studente e insegnante e il successo scolastico degli studenti. Quindi:
– più applicazione e desiderio di raggiungere standard elevati da parte dello studente
– minore incidenza di comportamenti distruttivi e di abbandono scolastico
– maggiore soddisfazione e motivazione
– maggiore senso di autoefficacia da parte dello studente
– un atteggiamento maggiormente positivo verso la scuola
– un incremento delle abilità socio-relazionali dello studente, come l’empatia, l’attenzione verso gli altri, la responsabilità sociale.

Il motivo? Una relazione positiva incoraggia aspettative più elevate e maggiore attenzione al rendimento di ciascuno studente

E’ importante anche che l’insegnante curi la relazione con tutti gli alunni, ed abbia aspettative elevate verso ciascuno di essi, nessuno escluso. Questo indica una buona capacità di gestire la classe e l’esistenza di rapporti positivi e non tossici all’interno dell’ambiente scolastico, dato che sono i rapporti che permeano la cultura di un istituto scolastico.
In sostanza, secondo le autrici, vedere gli alunni come “clienti” porterebbe ad avere nei loro confronti aspettative più alte e ad applicare standard più elevati. Avere qualcuno che crede in loro porta di norma gli studenti a lavorare più duramente, se non altro per compiacere chi, a parole e con i fatti, dimostra di avere a cuore il loro futuro.